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Intorno a figure familiari come padre e madre ruotano luoghi comuni carichi d’implicazioni psicologiche e politiche. Il libro s’interroga sull’esclusione che l’immaginario cristiano riserva al padre terreno, una esclusione sempre più marcata dal medioevo fino a oggi.
Intorno a figure familiari come padre e madre ruotano luoghi comuni carichi d’implicazioni psicologiche e politiche. Il libro s’interroga sull’esclusione che l’immaginario cristiano riserva al padre terreno, una esclusione sempre più marcata dal medioevo fino a oggi. L’ipotesi è che il simbolico cambia considerevolmente nel corso del tempo mentre rimane stabile la natura “materna” del potere come dominio. Da Sofocle a Freud lo scenario manda il messaggio di un crescente disagio per l’assenza del padre e lo strapotere della madre. Alle donne e al femminismo nella contemporaneità spetta il compito sia di ridimensionare la figura materna, sia di ripensare la figura paterna restituendole umanità e realtà.
Luisa Accati, nata a Torino si laurea in Storia e Filosofia, quindi studia Antropologia delle società contadine a Parigi. Dal 1975 al 2012 insegna, alla Facoltà di Lettere dell’Università di Trieste, Storia Moderna e Etnostoria. L’argomento della sua ricerca è l’influenza della devozione mariana (con attenzione alle immagini figurative) sul rapporto madre-figlio, sulle relazioni uomo-donna, sugli equilibri potere-autorità fra Stato e Chiesa.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788883537738 |
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Anno di pubblicazione | 2017 |
N° pagine | 196 |
Manlio Triggiani – La Gazzetta del Mezzogiorno, 22 aprile 2018
“La figura del padre è in caduta ma la madre può dare una mano”
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sulromanzo.it, 17 marzo 2018
“19 libri sul papà da leggere insieme ai figli”
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Mary Tolusso – Il Piccolo, 12 marzo 2018
“Chi ha fatto sparire il padre”
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