Che fine ha fatto lo stato-nazione?
11,00€ 10,45€
Da quando i confini tra gli stati sono diventati molto più fluidi, lo stato stesso ha cambiato fisionomia, acquisendo connotati più mobili, più plurali, più aperti. Le migrazioni dei popoli, gli spostamenti dei singoli, i cambiamenti culturali, economici e militari lo hanno reso un luogo più “provvisorio” e i suoi abitanti possono a maggior ragione definirsi “senza stato”.
Da quando i confini tra gli stati sono diventati molto più fluidi, lo stato stesso ha cambiato fisionomia, acquisendo connotati più mobili, più plurali, più aperti. Le migrazioni dei popoli, gli spostamenti dei singoli, i cambiamenti culturali, economici e militari lo hanno reso un luogo più “provvisorio” e i suoi abitanti possono a maggior ragione definirsi “senza stato”. In questa brillante e illuminante conversazione, due delle voci critiche più note d’America, tra le più influenti degli ultimi anni, si confrontano sulle teorie dello stato che i filosofi hanno elaborato, a partire dall’Illuminismo fino ai nostri giorni, su chi eserciti il potere nel mondo attuale, sui nostri diritti, su cosa sia e cosa possa diventare lo stato-nazione in epoca di globalizzazione, su cosa significhi, oggi, essere senza stato.
Judith Butler è la filosofa femminista statunitense più discussa per le sue riflessioni sul potere, sulla sessualità e sull’identità. Tra le sue opere ricordiamo: Spoliazione (2019), Che tu sia il mio corpo (con Catherine Malabou, 2017). Per Meltemi ha pubblicato: Vite precarie (2004) e La disfatta del genere (2004).
Gayatri Chakravorty Spivak è tra le massime esponenti degli studi post-coloniali. Nel catalogo Meltemi sono disponibili: Morte di una disciplina (2003) e Critica della ragione postcoloniale (2004).
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788855191043 |
---|---|
Anno di pubblicazione | 2009, 2020 |
N° pagine | 140 |
A cura di | Ambra Pirri |