20,00€ 19,00€
I cambiamenti avvenuti nel mondo del consumo e nel sistema mediatico hanno prodotto una radicale trasformazione dell’esperienza vissuta, poiché hanno alterato le tre aperture fondamentali dell’esistenza: al mondo, all’altro e al futuro.
Temporaneamente non disponibile
I cambiamenti avvenuti nel mondo del consumo e nel sistema mediatico hanno prodotto una radicale trasformazione dell’esperienza vissuta, poiché hanno alterato le tre aperture fondamentali dell’esistenza: al mondo, all’altro e al futuro. Dall’essere nel mondo come essere in una trama di possibilità di azione che ci interpellano si è passati all’essere in un flusso di messaggi che ci attraversano. Queste trasformazioni vengono qui ricondotte alla modernità, intesa come “epoca del consumo”, a un’ontologia che ha inteso fondare il legame sociale e politico sul consumo, strutturando quest’ultimo come la legge dell’inclusione e dell’esclusione. Essendo la determinazione fondamentale di un’epoca, la logica del consumo si è estesa alla sfera della comunicazione e della politica, generando la parvenza di una società liquida e nascondendo l’irrigidirsi dei rapporti sociali e la sottrazione di possibilità d’essere, che iniziano a ridivenire visibili ora che l’epoca del consumo si sta chiudendo.
Vincenzo Costa insegna Filosofia teoretica presso l’Università del Molise. Studioso del pensiero contemporaneo si è occupato a lungo della tradizione fenomenologica, in particolare di Husserl, Heidegger e Derrida, dei quali ha tradotto e curato l’edizione italiana di parecchi testi. Tra i suoi lavori più recenti: Giustizia, responsabilità e legge (2013), Fenomenologia dell’educazione e della formazione (2015), 21 (2017).
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788883538629 |
---|---|
Anno di pubblicazione | 2018 |
N° pagine | 236 |
Fabrizio Palombi – Il Manifesto, 29 agosto 2018
“Costa smonta il lessico del consumismo”
Leggi la recensione