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È possibile assegnare alla distopia femminista uno spazio autonomo a livello teorico, che ne consenta un’analisi specifica? Il lavoro di Martina Marras parte da questa domanda, nel tentativo di mettere ordine rispetto al proliferare di narrazioni distopiche accomunabili per tematiche ed elementi ricorrenti.
È possibile assegnare alla distopia femminista uno spazio autonomo a livello teorico, che ne consenta un’analisi specifica? Il lavoro di Martina Marras parte da questa domanda, nel tentativo di mettere ordine rispetto al proliferare di narrazioni distopiche accomunabili per tematiche ed elementi ricorrenti. La risposta, positiva, che viene proposta per il quesito-guida si struttura attraverso una prima definizione del canone distopico femminista, seguita da una disamina delle caratteristiche peculiari rintracciabili nei romanzi che possono essere ricompresi sotto questa etichetta. Un primo obiettivo, dunque, è quello di ricostruire gli elementi fondamentali della distopia femminista al fine, però, non tanto di collocare tale genere nella cornice della critica letteraria, bensì di recuperarne le radici filosofiche e politiche, problematizzando i contenuti che sono veicolati attraverso le pagine narrative.
Se per un verso la rappresentazione distopica della condizione femminile consente di riflettere sui più drammatici nodi del destino biologico delle donne e di dissacrarli, per un altro la riproposizione perpetua ed esasperata di stereotipi e drammi di cui la storia, passata e presente, può dare testimonianza concreta ha un impatto determinante anche “sull’universo maschile”, sulla ridefinizione dei canoni e dei ruoli sociali tradizionali, che infatti si mostrano sempre più fluidi. La mancanza di certezze, le crisi, le trasformazioni si traducono in paure, magistralmente rappresentate dalla narrativa distopica.
Martina Marras, docente di filosofia e storia nella scuola secondaria di secondo grado, è cultrice della materia presso la cattedra di Filosofia politica della Facoltà di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Cagliari. I suoi principali interessi di ricerca riguardano gli studi di genere e le teorie della giustizia. Tra le sue recenti pubblicazioni, ricordiamo la curatela di Utopie mascherate (con E. Ilardi, A. Loche, 2018) e la monografia Contrattualismo femminista (2022).
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788855198165 |
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Anno di pubblicazione | 2023 |
N° pagine | 180 |
Emilia Pietropaolo – La Testata Magazine, 8 gennaio 2024
“Martina Marras. Distopia femminista, analisi di un genere”
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Gioacchino Toni – Carmilla, 12 dicembre 2023
“Distopia femminista”
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Lorenzo Marotta – La Sicilia, 28 novembre 2023
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Lorenzo Marotta – La Sicilia, 25 novembre 2023
“Marras, Distopia femminista tra romanzi, cinema e società”
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