Forme della cucina siciliana
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Sarde a beccafico, cuscus, minestra di tenerumi, caponata, pasta alla Norma, pasta con le sarde, involtini di carne, cassate e cannoli, fritture varie: ecco i più tipici piatti della tradizione gastonomica siciliana, stereotipi alimentari tanto amati sia dai turisti sia dai siciliani doc. Ma cosa rende così apprezzate queste pietanze? E, soprattutto, cosa fa sì che siano diventate fra le più rappresentative della cucina – e in generale della cultura – siciliana?
Sarde a beccafico, cuscus, minestra di tenerumi, caponata, pasta alla Norma, pasta con le sarde, involtini di carne, cassate e cannoli, fritture varie: ecco i più tipici piatti della tradizione gastonomica siciliana, stereotipi alimentari tanto amati sia dai turisti sia dai siciliani doc. Ma cosa rende così apprezzate queste pietanze? E, soprattutto, cosa fa sì che siano diventate fra le più rappresentative della cucina – e in generale della cultura – siciliana? Se la tradizione è un’innovazione riuscita, un’invenzione efficace, questo volume prova a spiegare, con gli strumenti della semiotica, attraverso quali dispositivi antropologici, discorsivi e testuali sia nata – e soprattutto si sia affermata – la tradizione culinaria siciliana. Ogni capitolo del libro prende in considerazione uno di questi piatti, scavando nel profondo della loro significazione e ricostruendone le forme semiotiche: quelle che fanno venire l’acquolina in bocca, sbandierando al tempo stesso una mitologica identità locale. Ne viene fuori un apparato culinario composito ma coeso, articolato sulla base di una serie di relazioni logiche che legano tra loro piatti e ingredienti, pratiche sociali e racconti dell’origine, preparazioni e degustazioni, cuochi e commensali.
Alice Giannitrapani è ricercatrice in Semiotica presso il Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, dove insegna Semiotica generale e Semiotica dello spazio. I suoi interessi di ricerca includono la spazialità urbana, l’alimentazione, il turismo e la televisione. Ha pubblicato, fra l’altro, Viaggiare: istruzioni per l’uso (2009), Introduzione alla semiotica dello spazio (2013) e Spazi, passioni, società (2017).
Davide Puca è dottorando in Scienze del patrimonio culturale all’Università degli Studi di Palermo. Il suo lavoro verte sulla semiotica del gusto e, in particolare, sui concetti di tipicità e tradizione in campo enogastronomico. Dirige l’associazione “Anna Tasca Lanza Food Heritage” per la diffusione dei patrimoni intangibili siciliani. È sommelier AIS e lavora nel settore del marketing per aziende e consorzi agroalimentari.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788855193153 |
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Anno di pubblicazione | 2020 |
N° pagine | 438 |
A cura di | Alice Giannitrapani, Davide Puca |
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