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Bisogna rifondare i presupposti su cui si regge una città. E ogni rifondazione richiede un nuovo patto sociale, un nuovo modello di società. Del disastro urbano in corso negli ultimi decenni non sono colpevoli direttamente gli architetti o gli urbanisti, si tratta di una crisi di civilizzazione.
Bisogna rifondare i presupposti su cui si regge una città. E ogni rifondazione richiede un nuovo patto sociale, un nuovo modello di società. Del disastro urbano in corso negli ultimi decenni non sono colpevoli direttamente gli architetti o gli urbanisti, si tratta di una crisi di civilizzazione. La nozione di decrescita soccorre questo vuoto di prospettive: si tratta di un’uscita dal diktat del valore, ovvero di voltare le spalle alla mercificazione dello spazio urbano e dell’ambiente naturale ridotti a città-mondo, di cui il PIL, volto statistico dell’obbligo della crescita sociale secondo i parametri della produttività, ne è l’immagine ottusa e perversa più propagandata. Con questo agile e graffiante pamphlet, il teorico della decrescita Latouche e Faletra smontano l’ideologia di un capitalismo che si fa estetico, vettore di controllo sociale attraverso la cultura. Lʻarchitettura contemporanea, con le sue spettacolarità, è smascherata come lʻespressione più visibile dell’economia globale, uno spazio governato dai flussi finanziari privati.
Serge Latouche è noto soprattutto come pensatore di punta della decrescita. Fra i suoi testi più recenti pubblicati in Italia: Uscire dall’economia, con Anselm Jappe (2014), Decrescita o barbarie (2018), I nostri figli ci accuseranno? (2019). Per Meltemi è uscito Invertire la rotta! Una conversazione con Franco La Cecla (2017).
Marcello Faletra è saggista, artista e autore di numerosi articoli e saggi prevalentemente incentrati sulla critica d’arte e l’estetica. Tra le sue pubblicazioni: Dissonanze del tempo (2009), Graffiti (2015), Memoria ribelle (2017). È redattore di “Cyberzone” ed editorialista di “Artribune”. Insegna Fenomenologia dell’immagine ed Estetica dei New Media all’Accademia di Belle Arti di Palermo.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788855190466 |
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Anno di pubblicazione | 2019 |
N° pagine | 80 |
Traduzione di | Gaia Raimondi |
Attilio Scarpellini – Qui comincia (Rai Radio 3), 30 settembre 2020
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Daniela Bigi – Il Gattopardo, maggio 2020
“Essere uomini nelle metropoli innaturali della modernità”
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Marcello Faletra – Prometeo, 11 aprile 2020
“Le torri di Babele”
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Raffaella Ganci – artribune.it, 20 febbraio 2020
“Città, capitalismo, architettura nel libro di Serge Latouche e Marcello Faletra”
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Franco Buneuga – A-Rivista Anarchica, n. 440
“L’a-crescita di Serge Latouche”
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Alessandro Mantovani – Il Foglio, 28 gennaio 2020
“Hyperpolis”
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