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Viaggiare oggi è diventato più rischioso e soprattutto più fastidioso. I cento disturbi che assediano il viaggiatore contemporaneo vanno dal mal d’aereo alle punture d’insetti, dalla paura dei dirottamenti ai rischi più propriamente culturali: shock di ambientamento, incontro con lingue, mentalità, ambienti estranei e talvolta ostili.
Viaggiare oggi è diventato più rischioso e soprattutto più fastidioso. I cento disturbi che assediano il viaggiatore contemporaneo vanno dal mal d’aereo alle punture d’insetti, dalla paura dei dirottamenti ai rischi più propriamente culturali: shock di ambientamento, incontro con lingue, mentalità, ambienti estranei e talvolta ostili. L’industria del turismo e del viaggio ha occultato tutto ciò sotto la carta patinata dei dépliant. Ma l’incontro con altri paesi e altre culture non sempre porta a esiti felici, e il disagio è forse l’unica reazione possibile di fronte a un mondo solo apparentemente globalizzato. Gli antropologi sono gli antesignani di questo disagio. Essi devono, per mestiere, andare in posti lontani per dimostrare sulla propria pelle che le culture sono differenti e spesso impenetrabili, o meglio che ci vuole il tempo e la fatica dell’esperienza perché la visita non si trasformi in dramma o in prepotenza. Per l’antropologo, come per il viaggiatore, jet-lag significa la coscienza della complicazione del mondo raggiunta attraverso il disagio dello spostamento.
Franco La Cecla insegna Antropologia dei media alla Naba di Milano. Ha insegnato Antropologia culturale presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, allo Iuav di Venezia e al Dams di Bologna. Ha tenuto corsi di Antropologia e Architettura all’Università di Berkeley, all’Ehess di Parigi, all’Upc di Barcellona. Il suo documentario In altro mare ha vinto il San Francisco Film Festival nel 2011. Tra le sue pubblicazioni recenti Indian Kiss (2012), Premio Letteratura di viaggio L’albatros 2013; Contro l’urbanistica (2015); Andare per la Sicilia dei Greci (2015); Ivan Illich e la sua eredità (2013); Surrogati di presenza. Media e vita quotidiana (2015); Elogio dell’Occidente (2016); insieme a Francesca Nicola ha curato il Manuale di antropologia (2017). Con Stefano Savona ha curato l’istallazione “Praytime” e con Lucetta Scaraffia la mostra “Pregare, un’esperienza umana” alla Reggia di Venaria (2016).
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788883537172 |
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Anno di pubblicazione | 2017 |
N° pagine | 162 |
Cristina Piccino – il manifesto, 1 aprile 2020
“Lo spazio pubblico e la resistenza politica del nostro tempo”
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Michele De Angelis – opinione.it, 24 giugno 2017
“Voce degli scrittori, Rugby Football”
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Ira Rubini – Speciale Bookpride (Radio Popolare), 25 marzo 2017
“Gli speciali di Radio Popolare di ven 25/03”
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Silvia Perfetti – La Lettura, 25 marzo 2017
“Il malessere dell’antropologo”
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G.Mat. – Avvenire, 23 marzo 2017
“Il Jet-Leg di La Cecla”
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