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La guerra cieca
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La guerra cieca

Esperienze ottiche e cultura visuale nella Grande guerra

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Come e cosa si vedeva durante la Grande guerra? Come sono cambiate le forme di rappresentazione e i modi di vedere in seguito alla catastrofica messa in scena degli orrori della modernità?

COD: 9788883539206 Categoria:
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Come e cosa si vedeva durante la Grande guerra? Come sono cambiate le forme di rappresentazione e i modi di vedere in seguito alla catastrofica messa in scena degli orrori della modernità? Paradossalmente, quella che diede luogo a cambiamenti traumatici in ogni campo, dalla geografia politica alla psicologia collettiva, fu una guerra “cieca”: cieca perché, nonostante lo sviluppo e la celebrazione delle tecnologie ottiche nel corso dell’Ottocento, esse non furono in grado, alla prova dei fatti, di mostrarla e raccontarla; perché il nemico scomparve del tutto alla vista e questo diede luogo a una tenace competizione ottica per individuare un pericolo minaccioso o un obiettivo da eliminare; perché si sperimentarono per la prima volta una censura e una propaganda che restituirono al fronte interno una visione parziale o del tutto immaginaria del conflitto; perché i vertici militari e politici volsero lo sguardo al passato e non al futuro, e cioè al Ventesimo secolo che veniva annunciato sui campi di battaglia; perché ci si rifiutò di riconoscere l’orrore e di conservarne il ricordo. Tra il 1914 e il 1918 il mondo conobbe una guerra feroce che negò ogni rappresentazione autentica sia della battaglia sia del sacrificio e dell’eroismo dei soldati; allo stesso tempo le tecnologie ottiche, alle quali era (ed è tuttora) assegnato uno statuto incontestabile di verità, rivelarono per la prima volta una loro straordinaria risorsa: la capacità di mentire “oggettivamente”, una risorsa che a partire da quel momento avrebbero trasmesso, attraverso la pubblicità e la comunicazione politica, alla nostra contemporaneità.

Gabriele D’Autilia insegna Media e culture visuali presso l’Università di Teramo ed è stato curatore di diversi volumi e mostre per istituzioni pubbliche e private (tra cui l’Istituto Luce, l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, la Camera dei deputati, l’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico). Tra le sue pubblicazioni: L’indizio e la prova. La storia nella fotografia (2001) e Storia della fotografia in Italia. Dal 1839 a oggi (2012), e la curatela per Einaudi di L’Italia del Novecento. Le fotografie e la storia (2005) e dell’edizione italiana del Dizionario della fotografia (2008).

Informazioni aggiuntive

Codice ISBN

9788883539206

Anno di pubblicazione

2018

N° pagine

452

Artribune, giugno 2019
“La guerra cieca”
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Paolo Biribanti – mangialibri.com, 5 giugno 2019
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Monica Di Barbora – L’Indice, maggio 2019
“Mentire per restituire il reale”
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Claudio Vercelli – Il Manifesto, 20 marzo 2019
“L’inganno visuale della Grande Guerra”
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Gioacchino Toni – carmillaonline.com, 2 marzo 2019
“Guerrevisioni. L’eredità visiva dell’inganno”
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Gioacchino Toni – lavoroculturale.org, 22 febbraio 2019
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Michele Smargiassi – repubblica.it, 9 gennaio 2019
“Lo studioso distratto. La fotografia nei libri di storia”
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