L’agitatrice rossa
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L’agitatrice rossa

Teatro, femminismo, arte e rivoluzione

24,00 22,80

“Questa strada si chiama/via asja lācis/dal nome di colei che/da ingegnere/l’ha aperta dentro l’autore.” Con queste parole Walter Benjamin apriva Strada a senso unico. Ma quale strada aveva aperto Lācis in Benjamin? Per comprenderlo a fondo, L’agitatrice rossa presenta un’ampia raccolta di scritti della regista teatrale e militante lettone, alcuni dei quali mai editi in Italia.

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 “Questa strada si chiama/via asja lācis/dal nome di colei che/da ingegnere/l’ha aperta dentro l’autore.” Con queste parole Walter Benjamin apriva Strada a senso unico. Ma quale strada aveva aperto Lācis in Benjamin? Per comprenderlo a fondo, L’agitatrice rossa presenta un’ampia raccolta di scritti della regista teatrale e militante lettone, alcuni dei quali mai editi in Italia. La prima parte del volume raccoglie testi di carattere biografico che, attraverso un appassionante itinerario artistico-politico, ci portano dalla Lettonia alla Russia sovietica, dagli ozi di Capri alla tumultuosa realtà della Germania weimariana, rendendo tangibili gli incontri che lo scandiscono e orientano. La seconda e la terza parte, invece, sono dedicate alla produzione teorica di Lācis: ai suoi primi scritti programmatici sul teatro politico a Riga e sulle tendenze del teatro sovietico, nonché sul cinema per l’infanzia e sulla situazione del teatro francese si aggiungono gli appunti sui viaggi in Italia e alcuni saggi come Napoli, scritto a quattro mani con l’amico Benjamin. Un’accurata selezione dal suo libro del 1935 sul teatro proletario e agit-prop tedesco, Teatro rivoluzionario in Germania, conclude il volume, fornendo uno sguardo e un approfondimento teorico di rara ampiezza sulle Avanguardie europee del Ventesimo secolo e sulla comune volontà di cambiare il mondo a partire dal basso.

ASJA LĀCIS (1891-1979) è stata una figura radicale e pionieristica dell’Avanguardia novecentesca tra Germania, Russia e Lettonia. Regista teatrale, attrice e drammaturga, teorica del teatro e della rivoluzio- ne, militante e femminista ante lit- teram, Lācis ha influenzato con le sue idee alcuni dei più importanti intellettuali del Novecento: amica di Walter Benjamin, assistente alla regia di Bertolt Brecht ed Erwin Piscator, compagna e poi moglie di Bernhard Reich. All’indomani della Rivoluzione russa, ha vissuto l’Ottobre teatrale di Vsevolod Mejerchol’d e Vladimir Majakovskij e ha creato a Orel un pro- getto di educazione alternativa con orfani di guerra e ragazzi di strada, nonché un laboratorio per i lavoratori di Riga. Le tappe della sua esisten- za possono essere identificate con quelle del teatro proletario, tanto da rifletterne le implicazioni estetiche quanto quelle politico-sociali.

Informazioni aggiuntive

Codice ISBN

9788855194433

Anno di pubblicazione

2021

N° pagine

246

A cura di

Andris Brinkmanis

Tancredi Gusman – L’indice dei Libri del Mese, giugno 2022
“Impegno e avanguardia”
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Marco Enrico Giacomelli – Artribune, 3 marzo 2022
“Tutti pazzi per gli archivi. Ennesima moda o c’è di più?”
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Valeria Bottone – doppiozero, 14 febbraio 2022
“Asja Lācis, l’agitatrice rossa”
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Raissa Raskina – Fata Morgana Web, 7 febbraio 2022
“La regista che venne dal freddo”
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Alessia Dulbecco – L’Indiscreto, 13 gennaio 2022
“La rivoluzionaria pedagogia di Asja Lācis”
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Giuseppe Marcenaro, Il Foglio, 18 dicembre 2021
“Galeotta fu Capri”
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Massimo Filippi – DinamoPress, 17 dicembre 2021
“Asja Lācis, la miccia e il gioco”
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Marco Scontini – Artribune, Dicembre 2021
“Libri per approfondire”
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Valentina Parisi – Antinomie, 3 Novembre 2021
Asja Lācis, la strada del teatro
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Francesco Fiorentino – Il Manifesto, 26 ottobre 2021
“Vita formidabile di una rivoluzionaria”
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Diva e Donna, 19 Ottobre 2021
“Divi che leggono”
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Massimo Zamboni – La Lettura (Corriere della sera), 19 Settembre 2021
“Asia Lacis”
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