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Attraverso l’analisi delle strutture parentali, Adele Rodogna svela i cambiamenti che si sono manifestati nella famiglia molisana tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, nel quadro del balzo migratorio dell’epoca. Sulla base dell’analisi e dell’interpretazione dei fascicoli penali, Le solitudini delle donne molisane ricostruisce il fenomeno delle “vedove bianche”, con la conseguente evoluzione dei rapporti tra i generi, all’interno di diverse fisionomie di sviluppo: la struttura della famiglia, la distribuzione della ricchezza tra produzione-riproduzione della forza lavoro, partenze migratorie, conflittualità e gerarchie sessuali.
Attraverso l’analisi delle strutture parentali, Adele Rodogna svela i cambiamenti che si sono manifestati nella famiglia molisana tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, nel quadro del balzo migratorio dell’epoca. Sulla base dell’analisi e dell’interpretazione dei fascicoli penali, Le solitudini delle donne molisane ricostruisce il fenomeno delle “vedove bianche”, con la conseguente evoluzione dei rapporti tra i generi, all’interno di diverse fisionomie di sviluppo: la struttura della famiglia, la distribuzione della ricchezza tra produzione-riproduzione della forza lavoro, partenze migratorie, conflittualità e gerarchie sessuali.
Adele Rodogna, insegnante di Italiano e Storia, si è specializzata in Antropologia culturale e beni demologici presso l’Università del Molise. È dottore di ricerca in Innovazione e gestione delle risorse pubbliche.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788883538148 |
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Anno di pubblicazione | 2018 |
N° pagine | 254 |