Il malinteso della bellezza
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Il malinteso della bellezza

Per un’antropologia del corpo

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Epilazioni laser, trattamenti antiage, ambiziose nail art sono una piccola parte delle tecniche del corpo che le estetiste erogano ogni giorno alla “tribù del salone di bellezza”. Fra sieri e lozioni, quello che si erge è un quartier generale di appagamento dei bisogni estetici, per cui mettere le mani addosso al corpo (pensato in pezzi illimitatamente trasformabili) significa farlo corrispondere all’identità di chi lo abita, ricondurne le fattezze a ciò che sarà chiamato a significare per gli altri e fabbricarne immaginari in cui il miglioramento non solo è senza fine, ma è una crociata contro la finitudine umana.

COD: 9788855197816 Categoria:
000

Epilazioni laser, trattamenti antiage, ambiziose nail art sono una piccola parte delle tecniche del corpo che le estetiste erogano ogni giorno alla “tribù del salone di bellezza”. Fra sieri e lozioni, quello che si erge è un quartier generale di appagamento dei bisogni estetici, per cui mettere le mani addosso al corpo (pensato in pezzi illimitatamente trasformabili) significa farlo corrispondere all’identità di chi lo abita, ricondurne le fattezze a ciò che sarà chiamato a significare per gli altri e fabbricarne immaginari in cui il miglioramento non solo è senza fine, ma è una crociata contro la finitudine umana.
Le habitué del beauty center si concepiscono come vite prigioniere di corpi-Tupperware, esistenze i cui limiti sono mancanze imputabili a quel “fratello siamese, né me né separabile da me”. Così, indissolubilmente legate alla pelle di cui sono fatte, professano la religione del “sentirsi bene con sé stesse”, senza avere la piena consapevolezza di cosa tutto questo significa.

Sara Patrone è nata a Genova e, dopo aver lavorato come estetista, si è laureata con lode presso il Dipartimento di Filosofia presso l’Università degli Studi di Genova, discutendo una tesi in Antropologia del corpo. Attualmente lavora come social media manager. Con Il malinteso della bellezza inaugura un nuovo stile che potremmo chiamare “Working-Class Anthropology”.

Informazioni aggiuntive

Codice ISBN

9788855197816

Anno di pubblicazione

2023

N° pagine

224

Prefazione di

Vera Gheno

Sara patrone – Les nouvelles esthétiques, aprile 2024
“Scusa ma ti chiamo vecchia”
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Sara Patrone – Les novelles esthetiques, febbraio 2024
“È la guerra, bellezza!”
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Cristina Cassese – Nomadismo professionale, 23 novembre 2023
“Antropologia di genere: per un’estetica queer”
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Sabina Pignataro – Io Donna, Corriere della sera, 30 settembre 2023
“Sul lettino dell’estetista”
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Giacomo Pisano – Milleunadonna, 8 giugno 2023
“Belle da morire, quando l’ultima frontiera è essere attraenti al nostro funerale. Ecco cos’è la tanatoestetica”
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Marino Niola – il venerdì, la Repubblica, 2 giugno 2023
“Che ansia la microfisica del sedere”
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Erica Manna – La Repubblica, ed. Genova, 16 aprile 2023
“Antropologia da lettino, storia di un corpo”
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La Repubblica, Genova, 2 aprile 2023
“I libri più venduti”
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Silvia Perfetti – La Lettura, Corriere della Sera, 26 marzo 2023
“Quale bellezza”
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Sabina Pignataro – Vita, 10 marzo 2023
“Libri che tolgono la polvere dalle donne”
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