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Cosa unisce Luigi XIV ed Elisabetta I ai moderni capi di stato e di governo? Cosa si cela dietro il costume tradizionale di Gandhi e i tailleur pantalone di Angela Merkel? Cosa spinge i capi rivoluzionari a manifestare un’attenzione maniacale ai dettagli del loro abito? Sono tutte rappresentazioni simboliche del potere che rinviano a codici condivisi nei rispettivi contesti di riferimento e che raccontano qualcosa del complesso rapporto che unisce tra loro moda e politica.
Cosa unisce Luigi XIV ed Elisabetta I ai moderni capi di stato e di governo? Cosa si cela dietro il costume tradizionale di Gandhi e i tailleur pantalone di Angela Merkel? Cosa spinge i capi rivoluzionari a manifestare un’attenzione maniacale ai dettagli del loro abito? Sono tutte rappresentazioni simboliche del potere che rinviano a codici condivisi nei rispettivi contesti di riferimento e che raccontano qualcosa del complesso rapporto che unisce tra loro moda e politica. La politica infatti ha a che vedere con la regolazione del vivere associato e chiama in causa i grandi sistemi di idee, destinati a lasciare un’impronta nella storia. In quanto espressione del potere, essa ha però bisogno di attivare processi di legittimazione, che non di rado attingono alla dimensione simbolica, della quale la moda è una manifestazione fondamentale. Il volume indaga questo rapporto secondo un filo conduttore che attraversa la modernità, le sue manifestazioni ideologiche, le rivoluzioni, la lotta di classe e l’affermazione della democrazia fino ad arrivare alla fase attuale della politica postideologica, prontamente rappresentata dalla moda.
Maria Cristina Marchetti è professore associato di Sociologia dei fenomeni politici presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Roma “La Sapienza”, dove insegna anche Sociologia dell’integrazione europea. Si occupa dei temi del mutamento sociale e dei processi politici, con particolare riferimento al processo di integrazione europea e alla governance delle sue istituzioni. In passato si è occupata dell’analisi dei processi culturali e dei fenomeni di moda (Manuale di comunicazione, sociologia e cultura della moda. Vol. I: Moda e Società, Meltemi, 2004). È autrice di numerosi saggi e articoli su riviste; tra i suoi lavori più recenti: Democrazia e partecipazione nell’Unione Europea (2009); L’Europa dei cittadini (2015); Le dimensioni del potere (2018, a cura di).
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788855190800 |
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Anno di pubblicazione | 2020 |
N° pagine | 150 |
Gianluca Passarelli – Il Riformista, 14 gennaio 2021
“Salvini non è Pannella”
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Sofia Gnoli – La Repubblica, 28 novembre 2020
“Effetto The crown. L’eterno potere di perle e diamanti”
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Antonio Mancinelli – Marie Claire, novembre 2020
“Il nostro stile non è casual”
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Fabiana Giacomotti – theitaliantimes.it, 19 agosto 2020
“Colletti slandri e vestituzzi della domenica nella politica locale”
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Paolo Beltramin – Style Magazine, agosto 2020
“Giacche, gilet e tailleur”
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Valentina Venturi – Il Messaggero, 27 giugno 2020,
“ ‘Moda e politica’ la sociologa Maria Cristina Marchetti: «Il simbolo della donna al potere era la giacca, oggi è il tacco alto»”
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Valentina Venturi – Il Messaggero, 27 giugno 2020,
“ ‘Moda e politica’ la sociologa Maria Cristina Marchetti: «Il simbolo della donna al potere era la giacca, oggi è il tacco alto»”
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Il Venerdì – la Repubblica, 19 giugno 2020
“In poche parole”
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Nicola Baroni – linkiesta.it, 6 giugno 2020
“Da Lagarde alla Regina Elisabetta , ecco perché la moda è una cosa seria”
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Letture.org, 3 aprile 2020
“Moda e politica. La rappresentazione simbolica del potere di Maria Cristina Marchetti”
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