Nonostante tutto

In Nonostante tutto, Alexander Kluge e Ferdinand von Schirach si interrogano sulle implicazioni della pandemia da Covid-19 nei confronti dell’ordine sociale e delle libertà civili. Mentre il Coronavirus dava il via a una svolta epocale, gli autori si sono chiesti se la chiusura della società che ne è derivata abbia potuto innescare e giustificare anche una sospensione dei nostri diritti fondamentali.
Nessuno avrebbe immaginato di vivere lo stato di emergenza in cui ci troviamo. Alcuni hanno pensato che sia finalmente giunto il momento dell’esecutivo, ma Kluge e von Schirach non sono d’accordo: viviamo in democrazia, abbiamo la separazione dei poteri e le decisioni spettano al Parlamento. Questo aspetto non può essere modificato. La nostra democrazia non sembra pertanto essere a rischio, ma la situazione potrebbe ribaltarsi, giacché le erosioni – come ricordano gli autori – procedono lente e per sottrazione, fino al capovolgimento improvviso. 

Alexander Kluge è uno dei maggiori scrittori e registi tedeschi della sua generazione. Nel 1968 ha vinto il Leone d’oro al Festival del Cinema di Venezia con Artisti sotto la tenda del circo: perplessi e nel 2002 l’Orso d’oro alla carriera al Festival del Cinema di Berlino. Compagno di avventure e inquadrature di Fassbinder, Herzog e Wenders, maestro e modello di stile per Enzensberger e Sebald, amato da Pasolini, Kluge si è affermato ormai da decenni come un autore atipico, ibrido e imprescindibile nel panorama europeo contemporaneo. Tra le sue pubblicazioni in italiano, ricordiamo Antico come la luce (2016) e L’incursione aerea su Halberstadt dell’8 aprile 1945 (2019). 

Ferdinand von Schirach è un giurista, scrittore e drammaturgo tedesco. Vincitore del Premio Kleist nel 2010, in italiano ha pubblicato Un colpo di vento (2009) e Il caso Collini (2012), da cui nel 2019 è stato tratto l’omonimo film. 

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Il Quotidiano del Sud, 7 giugno 2022
“Nonostante tutto, pandemia e libertà”
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