Post scriptum comunista
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Tentare una definizione filosofica di comunismo, o almeno aggiornarla. Basterebbe questo a decretare l’importanza del libro di Boris Groys, che a tal fine esamina il linguaggio dello stalinismo e i suoi legami con il sistema sovietico dal 1917 fino alla sua autodissoluzione dialettica nel 1989, per poi chiedersi: è possibile che il comunismo riemerga nel XXI secolo?
Tentare una definizione filosofica di comunismo, o almeno aggiornarla. Basterebbe questo a decretare l’importanza del libro di Boris Groys, che a tal fine esamina il linguaggio dello stalinismo e i suoi legami con il sistema sovietico dal 1917 fino alla sua autodissoluzione dialettica nel 1989, per poi chiedersi: è possibile che il comunismo riemerga nel XXI secolo?
Supporre che il comunismo sovietico sia archiviabile come un’esperienza ormai conclusa significa, secondo Groys, accondiscendere alle peggiori inclinazioni della filosofia della storia, in cui ricadono molte diagnosi epocali della comunicazione contemporanea. Perché, se con comunismo si intende una sorta di “svolta linguistica” nella prassi sociale, il sogno di produrre rapporti sociali sulla base egualitaria del linguaggio non può che riproporsi nella storia dell’uomo.
“Intenderò qui con comunismo un progetto che vuole subordinare l’economia alla politica […]. L’economia funziona attraverso il medium del denaro. La politica attraverso le parole […]. La rivoluzione comunista è il passaggio di una società dal medium del denaro a quello del linguaggio.”
Boris Groys (1947) è professore di Estetica, Storia dell’arte e Teoria dei media presso il Centro per l’arte e la tecnologia dei media di Karlsruhe e Global Professor alla New York University. È tra i massimi esperti di arte russa del XX secolo, nonché di movimenti avanguardisti, di estetica e di teoria culturale. Tra le sue pubblicazioni in italiano, Il sospetto (2010), Introduzione all’antifilosofia (2013) e Politica dell’immortalità (2016).
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788855194440 |
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Anno di pubblicazione | 2021 |
N° pagine | 206 |
Edizione italiana a cura di | Gianluca Bonaiuti |
Postfazione di | Tiziano Tussi |
Il Quotidiano del Sud, 27 luglio 2021
“Libri sotto l’ombrellone”
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