Simboli d’oggi
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Il nostro presente ci espone a un’inflazione di simboli dal valore e dalla forza differenti: la bandiera europea e Charlie Brown, la croce e il pane, i Beatles e Chanel, Mike Bongiorno e Maradona, il Che e la regina Elisabetta, la Gioconda e il Guggenheim, i Lego e la Coca-Cola, ma anche Arco, QAnon, la conchiglia di San Giacomo, Falcone e Borsellino e il genocidio. Non ci sono limiti a cosa possa diventare simbolo né tantomeno a cosa possa smettere di esserlo, al punto che occorre rinunciare a chiedersi cosa sia simbolo per focalizzarsi invece su quando esso si dia.
Il nostro presente ci espone a un’inflazione di simboli dal valore e dalla forza differenti: la bandiera europea e Charlie Brown, la croce e il pane, i Beatles e Chanel, Mike Bongiorno e Maradona, il Che e la regina Elisabetta, la Gioconda e il Guggenheim, i Lego e la Coca-Cola, ma anche Arco, QAnon, la conchiglia di San Giacomo, Falcone e Borsellino e il genocidio. Non ci sono limiti a cosa possa diventare simbolo né tantomeno a cosa possa smettere di esserlo, al punto che occorre rinunciare a chiedersi cosa sia simbolo per focalizzarsi invece su quando esso si dia. Questo libro affronta tale questione partendo dai simboli che riconosciamo e utilizziamo, che abbiamo creato e distrutto, intorno ai quali costruiamo consensi e dissensi, che riteniamo eterni o che invece ci appaiono effimeri. Prodotti culturali di varia natura dei quali si può dire solo una cosa con certezza: non sono come gli altri.
Dario Mangano è professore di Semiotica all’Università degli Studi di Palermo, dove insegna Semiotica del brand, tiene un Laboratorio di teoria e tecniche del linguaggio audiovisivo e dirige il Laboratorio di Comunicazione del Dipartimento Culture e Società. Inoltre, è presidente dell’Associazione Italiana Studi Semiotici (AISS). I suoi interessi di ricerca sono rivolti al design, alla pubblicità, alla fotografia e alla gastronomia. Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo: Che cos’è il food design (2014); Che cos’è la semiotica della fotografia (2018); Ikea e altre semiosfere (2019).
Franciscu Sedda è professore presso l’Università degli Studi di Cagliari, dove insegna Semiotica delle lingue e dei linguaggi, Semiotica della comunicazione contemporanea e Semiotica culturale. È stato visiting professor alla Harvard University e alla Pontifícia Universidade Católica de São Paulo. Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo: Tradurre la tradizione (2019); Roma (con P. Sorrentino, 2019); Su porceddu (2020).
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788855199087 |
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Anno di pubblicazione | 2023 |
N° pagine | 546 |
A cura di | Dario Mangano, Franciscu Sedda |