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Sulla svolta ontologica
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Sulla svolta ontologica

Prospettive e rappresentazioni tra antropologia e filosofia

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Con la recente pubblicazione dell’opera Prospettivismo  cosmologico  in  Amazzonia e altrove  (2019)  di  Eduardo  Viveiros  de Castro e del volume Metamorfosi (2019) a cura di Roberto Brigati e Valentina Gamberi,  un  dibattito  internazionale  comunemente noto come “svolta ontologica” ha destato e ravvivato l’interesse della comunità accademica italiana.

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Con la recente pubblicazione dell’opera Prospettivismo  cosmologico  in  Amazzonia e altrove  (2019)  di  Eduardo  Viveiros  de Castro e del volume Metamorfosi (2019) a cura di Roberto Brigati e Valentina Gamberi,  un  dibattito  internazionale  comunemente noto come “svolta ontologica” ha destato e ravvivato l’interesse della comunità accademica italiana. I problemi sollevati  dall’impianto  dell’antropologo brasiliano – che non è l’unico a costituire il nerbo di questa “nuova” tradizione di studi – sono transitati costantemente tra l’ambito più ristretto delle scienze sociali e quello più vasto degli studi filosofici. Questo libro, esito di un convegno tenutosi  all’Università  di  Pisa  nel  dicembre 2019, si propone di affrontare alcuni dei temi più rappresentativi di tale momento intellettuale, mettendo in dialogo studiosi di filosofia e di antropologia. Si discute, innanzitutto, il tema della decostruzione del soggetto per come è stato formalizzato  dalla  tradizione  filosofica  cartesiana; successivamente, i modelli di conoscenza  proposti  dalla  tradizione  speculativa occidentale;  infine,  la  “moltiplicazione dei mondi” nelle mitologie amerindie e le conseguenze concettuali che ciò com- porta rispetto al concetto di rappresentazione nelle scienze umane.
L’obiettivo  è  quello  di  discutere,  anche criticamente,  alcuni  degli  assunti  più interessanti  implicati  in  questo  nuovo movimento teorico, primo fra tutti il tentativo di superare l’epistemologia a favore di un recupero dell’ontologia.

Fabio  Dei  insegna  Antropologia  culturale presso  l’Università  di  Pisa.  Si  occupa  prevalentemente di epistemologia delle scienze  sociali,  di  antropologia  della  violenza  e di antropologia della cultura popolare e di massa. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Terrore suicida (2016); Cultura popolare in Italia (2018); La scuola multiculturale (2021); James
G. Frazer e la cultura del Novecento (2021).

Luigigiovanni Quarta è assegnista di ricerca in  Antropologia  culturale  presso  l’Università di Pisa. I suoi campi di ricerca sono il rapporto  tra  malattia  mentale  e  devianza sociale, la donazione del corpo e l’epistemologia delle scienze umane. I suoi lavori più recenti includono la monografia Resti tra noi (2019) e la traduzione e curatela del volume L’impero del trauma (2020) di Didier Fassin e Richard Rechtman.

Informazioni aggiuntive

Codice ISBN

9788855194310

Anno di pubblicazione

2021

N° pagine

374

A cura di

Fabio Dei, Luigigiovanni Quarta