LA CASA EDITRICE DELLA CULTURA E DELLE SCIENZE UMANE
Meltemi è il nome di un vento che soffia nel Mediterraneo e la Melusina, la sirena a due code, l’inconfondibile logo della casa editrice. Protagonista di un racconto mitico francese, la sirena simboleggia la volontà dei fondatori di pubblicare libri che orientino e guidino i “naviganti del pensiero”.
La storia della Casa editrice inizia nel 1994 con la pubblicazione di alcuni titoli di saggistica nell’ambito delle scienze umane che ancora oggi rappresentano il fiore all’occhiello del catalogo e che Meltemi ha per prima introdotto in Italia.
Antropologia, estetica e culture visuali, sociologia e cultural studies, scienze politiche, studi coloniali e postcoloniali sono le aree privilegiate di un catalogo che consta di circa 800 titoli e di una rete di autori e autrici che conta i più grandi studiosi e le più grandi studiose del pensiero contemporaneo: da Bruno Latour a Tim Ingold; da Ngũgĩ wa Thiong’o a Peter Handke; da Nancy Fraser a bell hooks; da Pierre Bourdieu a Wim Wenders; da Edgar Morin a Marc Augé e Judith Butler.
Rinata nel 2017, la casa editrice ha riportato nelle librerie volumi di grande rilevanza culturale che da alcuni anni mancavano sugli scaffali, affiancati da novità che confermano la volontà di portare avanti la pubblicazione della migliore saggistica sui tanti volti della modernità e dell’attualità. È sulla base di questa missione che sono nate le collane “Atlantide”, “Culture radicali”, “Geoarchivi” e “Visioni eretiche”.
Le aree tematiche privilegiate continuano a essere l’antropologia, la sociologia, l’estetica e la visual culture