Conflitti meridiani
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Sviluppo economico, valorizzazione turistica, conservazione del folclore e organizzazione dei processi produttivi sono le ragioni più comuni per cui i territori sono oggetto di studio. In alcune circostanze, questi ultimi possono configurarsi come epicentri di intricate relazioni geopolitiche, talmente stratificate da rendere ardua la piena comprensione della natura e della portata degli interessi in gioco, come nel caso emblematico delle Grandi Opere.
Sviluppo economico, valorizzazione turistica, conservazione del folclore e organizzazione dei processi produttivi sono le ragioni più comuni per cui i territori sono oggetto di studio. In alcune circostanze, questi ultimi possono configurarsi come epicentri di intricate relazioni geopolitiche, talmente stratificate da rendere ardua la piena comprensione della natura e della portata degli interessi in gioco, come nel caso emblematico delle Grandi Opere.
Negli ultimi decenni, i territori hanno assunto una valenza ulteriore, emergendo quali spazi privilegiati di resistenza ai processi di omologazione imposti dal neoliberismo.
Numerosi attori collettivi si sono infatti mobilitati per rivendicare giustizia sociale e nuovi orizzonti di partecipazione, inaugurando così percorsi conflittuali di soggettivazione politica.
Il volume si concentra sul territorio dell’antica Terra d’Otranto – che corrisponde in larga misura all’odierna delimitazione amministrativa delle province di Brindisi, Lecce e Taranto – assurgendolo a modello paradigmatico dei Sud globali, intesi come luoghi di resistenza tanto alle pratiche storiche di sfruttamento quanto alle nuove forme di colonialismo capitalistico.
La ricerca mette in luce un sistema degradante, fondato sullo sfruttamento intensivo del territorio e su forme di lavoro schiavistico, spesso caratterizzate da una marcata componente razziale. In risposta a tali dinamiche, processi di insorgenza comunitaria mirano a elaborare modelli alternativi di organizzazione politica e di solidarietà attiva, sebbene con esiti limitati o di portata circoscritta.
Fabio de Nardis è professore ordinario di Sociologia dei fenomeni politici presso il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università del Salento, dove coordina il dottorato di ricerca in Human and Social Sciences. È vicedirettore del Center for Conflict and Participation Studies (CCPS) e direttore della rivista “Partecipazione e Conflitto”. Si occupa di teoria sociale, democrazia, partecipazione politica, ideologie, populismi e conflitti sociopolitici.
Angelo Galiano è dottore di ricerca in Human and Social Sciences e assegnista presso il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università del Salento. È affiliato al Center for Conflict and Participation Studies (CCPS). Si occupa prevalentemente di movimenti sociali, partecipazione politica e conflitti territoriali.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9791256151653 |
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Anno di pubblicazione | 2025 |
N° pagine | 432 |