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Nel marzo del 2002, in occasione di un seminario organizzato al Centre Dona i Literatura dell’Università di Barcellona, Hélène Cixous e Jacques Derrida dialogano con i ricercatori e con il pubblico presente condividendo riflessioni sulla “precoce esperienza dell’esclusione” che accomuna i due autori.
Nel marzo del 2002, in occasione di un seminario organizzato al Centre Dona i Literatura dell’Università di Barcellona, Hélène Cixous e Jacques Derrida dialogano con i ricercatori e con il pubblico presente condividendo riflessioni sulla “precoce esperienza dell’esclusione” che accomuna i due autori.
Nati in Algeria da famiglie ebraiche, la scrittrice e il filosofo si confrontano sulla nozione di identità e, in particolare, sul ruolo che il linguaggio svolge nel definire colonialismo, razzismo, differenza sessuale e relazione madre-figlio. Analizzando le figure per eccellenza dell’alterità – lo straniero, la donna e l’animale – questa intervista a due voci restituisce un incontro fra discipline, lingue e temi la cui rilevanza culturale, sociale e politica è oggi inestimabile.
Hélène Cixous è una scrittrice e saggista francese, nota per il suo attivismo femminista. Nel 1974 ha fondato il Centro di studi femminili e di genere di Parigi. Nel corso della sua attività letteraria ha pubblicato oltre sessanta opere.
Jacques Derrida (1930-2004) è stato uno dei più grandi filosofi francesi del Novecento. Conosciuto come il padre della decostruzione, ha insegnato all’École normale supérieure di Parigi. Le sue opere sono state tradotte in più di venti lingue.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9791256150694 |
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Anno di pubblicazione | 2024 |
N° pagine | 128 |
A cura di | Marta Segarra |
Introduzione di | Emilia Marra |
Michela Marzano – TuttoLibri La Stampa, 28 settembre 2024
“La scrittrice e il filosofo, la letteratura che verrà sarà meticcia”
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