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Il neoliberalismo ha liquidato il liberalismo. Le politiche neoliberali hanno introdotto ovunque la concorrenza, dai servizi pubblici all’università, dalla sanità all’istruzione, fino a estenderla all’intera società. Si è così abbandonato ogni fine sociale e conservato il solo apparato autoritario, essenziale al mercato. Asservito lo Stato all’economia, neutralizzata la politica, scardinati i principi liberal-democratici e la prescrittività delle costituzioni, il neoliberalismo ha condannato la democrazia e il diritto pubblico a una prolungata agonia. Le nuove forme del potere stanno ora pregiudicando, dopo quelle politiche e sociali, anche le libertà economiche, che decenni di politiche neo-liberali hanno finito, paradossalmente, per mettere in discussione.
Il neoliberalismo ha liquidato il liberalismo. Le politiche neoliberali hanno introdotto ovunque la concorrenza, dai servizi pubblici all’università, dalla sanità all’istruzione, fino a estenderla all’intera società. Si è così abbandonato ogni fine sociale e conservato il solo apparato autoritario, essenziale al mercato. Asservito lo Stato all’economia, neutralizzata la politica, scardinati i principi liberal-democratici e la prescrittività delle costituzioni, il neoliberalismo ha condannato la democrazia e il diritto pubblico a una prolungata agonia. Le nuove forme del potere stanno ora pregiudicando, dopo quelle politiche e sociali, anche le libertà economiche, che decenni di politiche neo-liberali hanno finito, paradossalmente, per mettere in discussione.
Alla sempre maggiore concentrazione dei capitali corrisponde un’inedita centralizzazione delle decisioni, ormai slegate dalle sedi della rappresentanza democratica, ancora formalmente esistenti. Sono ora gli stessi attori del capitalismo transnazionale a governare di fatto l’economia e la società, secondo modalità che rimandano alle pianificazioni dello Stato interventista. Carlo Iannello ricostruisce i contorni di questo “post-liberalismo” oligarchico e illiberale, che può essere contrastato solo ridando forza al progetto profondamente umano contenuto nella Costituzione repubblicana, costruito sul primato della persona rispetto allo Stato e alla tecno-economia.
Carlo Iannello è professore di Diritto costituzionale presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, dove insegna Diritto pubblico dell’economia, Diritto dell’ambiente e Biodiritto. È stato Visiting Professor in diverse università francesi. È direttore del Master di II livello in Management dei servizi pubblici locali e condirettore del Laboratoire Méditerranéen de Droit Public. È autore di numerosi saggi e monografie sui più attuali temi del diritto pubblico. È stato consigliere di amministrazione della Gesac S.p.a. (Gestione Servizi Aeroporti Campani) e consigliere comunale della città di Napoli.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9791256151844 |
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Anno di pubblicazione | 2025 |
N° pagine | 270 |
Prefazione di | Giancarlo Montedoro |
Postfazione di | Sergio Marotta |
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