Rethink

Filters

Visualizzando tutti i 4 prodotti

Visualizza 12/24/Tutto

Please add widgets to the WooCommerce Filters widget area in Appearance > Widgets

4 products

Rethink
Direzione editoriale
Adriano Cozzolino
Paolo Ortelli

Comitato scientifico
Guendalina Anzolin (Cambridge University); Luca Fantacci (Università degli Studi di Milano); Antonella Stirati (Università degli Studi Roma Tre); Massimo Amato (Università Bocconi); Paolo Gerbaudo (Universidad Complutense de Madrid); Marco Veronese Passarella (Università degli Studi dell’Aquila); Floriana Cerniglia (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano); Carlo Iannello (Università della Campania “L. Vanvitelli”)

Il capitalismo neoliberale che ha dominato gli ultimi quarant’anni si è rivelato iniquo, inefficiente, socialmente ed ecologicamente insostenibile. Non possiamo attendere che crolli sotto il peso delle sue contraddizioni trascinando con sé nel baratro l’intera società. È tempo di prendere sul serio i principi di giustizia sociale, democrazia, ecologia, e il pensiero economico critico, aprendosi anche al contributo di altre discipline, offre gli strumenti per delineare e realizzare alternative concrete e incisive.

La collana “Rethink” si propone di affrontare con piglio radicale i nodi dell’economia politica del XXI secolo, rifuggendo da ogni fatalismo e riduzionismo in favore di un approccio pratico al cambiamento. Keynes sosteneva che “la saggezza del mondo insegna che è cosa migliore per la reputazione fallire in modo convenzionale, anziché riuscire in modo anticonvenzionale”. La nostra scommessa è che, giunti a un passo dal baratro, si danno le condizioni per ribaltare questa celebre osservazione.

  • COVER-rethink-ardeni-sviluppo-capolinea

    Sviluppo al capolinea

    Da più di tre decenni lo sviluppo italiano ha subito una battuta d’arresto e oggi il Paese appare fermo al capolinea. Grazie a un’imponente mole di dati ed esempi significativi, Pier Giorgio Ardeni traccia un quadro completo – e drammatico – dei grandi mali che rischiano di travolgerci: la crisi demografica, con l’invecchiamento della popolazione e la bassa natalità; la crisi del sistema produttivo e del lavoro, dovuta alla mancanza di investimenti pubblici e privati, all’impatto dell’automazione e soprattutto all’aumento della precarietà stabilito dalle nefaste riforme del lavoro; gli squilibri tra Nord e Sud, tra uomini e donne, tra giovani e adulti, dettati da politiche sociali irresponsabili; e infine gli effetti della crisi ecologica, con alluvioni, siccità e dissesto idrogeologico, che ci chiamano a superare un modello di sviluppo “produttivista” cresciuto sullo spreco di natura.
    20,00 19,00
  • COVER-rethink-iannello-stato-del-potere

    Lo Stato del potere

    Il neoliberalismo ha liquidato il liberalismo. Le politiche neoliberali hanno introdotto ovunque la concorrenza, dai servizi pubblici all’università, dalla sanità all’istruzione, fino a estenderla all’intera società. Si è così abbandonato ogni fine sociale e conservato il solo apparato autoritario, essenziale al mercato. Asservito lo Stato all’economia, neutralizzata la politica, scardinati i principi liberal-democratici e la prescrittività delle costituzioni, il neoliberalismo ha condannato la democrazia e il diritto pubblico a una prolungata agonia. Le nuove forme del potere stanno ora pregiudicando, dopo quelle politiche e sociali, anche le libertà economiche, che decenni di politiche neo-liberali hanno finito, paradossalmente, per mettere in discussione.
    18,00 17,10
  • COVER-rethink-lecoq-perche-donne-guadagnano-meno-uomini

    Perché le donne guadagnano meno degli uomini

    Attraverso il racconto della vita di Gwendoline, personaggio immaginario e rappresentativo della condizione femminile, Titiou Lecoq mette in luce gli odierni meccanismi culturali, sociali, economici e istituzionali che contribuiscono da sempre a impoverire le donne.
    18,00 17,10
  • COVER-rethink-keen-economia-nuova

    L’economia nuova

    Mentre l’umanità avanza verso il collasso ecologico, sociale e politico, in Occidente la teoria economica neoclassica, incurante dei propri fallimenti, domina ancora l’accademia, l’informazione e il senso comune. Questa vera e propria chiesa intellettuale, con i suoi dogmi, il suo clero e le sue superstizioni, ha ormai perso ogni contatto con la realtà e non è in grado di gestire l’instabilità del capitalismo.

    Con un’inedita prefazione dell’autore all’edizione italiana

    18,00 17,10