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Lungi dal rappresentare un retaggio ormai superato, razzismo, sessismo e omofobia sono ancora riscontrabili in abitudini quotidiane, in sentimenti e reazioni corporee, in significati culturali sedimentati al punto da costituire strutture inconsce di oppressione. Nei saggi raccolti in Abiezione e oppressione, la filosofa statunitense Iris Marion Young indaga le reazioni di avversione che strutturano le società contemporanee, cosiddette liberali e tolleranti, nelle quali una certa estetica dei corpi si sostituisce alle legittimazioni ufficiali dell‘oppressione.
Lungi dal rappresentare un retaggio ormai superato, razzismo, sessismo e omofobia sono ancora riscontrabili in abitudini quotidiane, in sentimenti e reazioni corporee, in significati culturali sedimentati al punto da costituire strutture inconsce di oppressione. Nei saggi raccolti in Abiezione e oppressione, la filosofa statunitense Iris Marion Young indaga le reazioni di avversione che strutturano le società contemporanee, cosiddette liberali e tolleranti, nelle quali una certa estetica dei corpi si sostituisce alle legittimazioni ufficiali dell‘oppressione. Ricorrendo alle categorie di abiezione e di pregiudizio inconscio, l‘autrice analizza in che modo le paure e le avversioni automatiche – che ancora oggi definiscono alcuni gruppi come disprezzabili – interagiscano con l‘angoscia di soggetti alle prese con una società complessa e mutevole.
Iris Marion Young (1949-2006) è considerata una delle voci più autorevoli della filosofia politica contemporanea. Le sue ricerche hanno fornito un importante contributo alle teorie della giustizia e della democrazia, nonché agli studi psicoanalitici e postcoloniali sulla soggettività. Tra le sue opere tradotte in italiano ricordiamo Le politiche della differenza (1996).
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788855194631 |
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Anno di pubblicazione | 2021 |
N° pagine | 80 |
Traduzione di | Marco Tabacchini |
Jennifer Guerra, 7 – Corriere della Sera, 17 dicembre 2021
“Quanto razzismo nascosto in noi”
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