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Decostruire la pena
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Decostruire la pena

Per una proposta abolizionista

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Casa circondariale “F. Uccella” di Santa Maria Capua Vetere, aprile 2020: le immagini del pestaggio di alcuni detenuti da parte degli agenti della polizia penitenziaria fanno ormai parte dell’immaginario comune e sono da tempo cronaca giudiziaria al vaglio della magistratura. Ma questo è stato solo uno dei tanti casi che testimoniano un grave problema del nostro Paese: la realtà critica del carcere italiano.

COD: 9791256150977 Categoria:
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Casa circondariale “F. Uccella” di Santa Maria Capua Vetere, aprile 2020: le immagini del pestaggio di alcuni detenuti da parte degli agenti della polizia penitenziaria fanno ormai parte dell’immaginario comune e sono da tempo cronaca giudiziaria al vaglio della magistratura. Ma questo è stato solo uno dei tanti casi che testimoniano un grave problema del nostro Paese: la realtà critica del carcere italiano. Il sovraffollamento, l’aumento delle morti, dell’autolesionismo, soprattutto dei suicidi, i frequenti episodi di repressione violenta, la gestione restrittiva e afflittiva dell’emergenza pandemica, l’affermarsi di tendenze controriformatrici (nella sorveglianza dinamica, sul 41bis e sull’ergastolo ostativo), la stasi e lo svuotamento dei progetti riformatori, l’avviarsi di progetti in controtendenza, a partire dall’introduzione di una serie di nuovi reati e di aggravamento delle pene, e il deterioramento delle condizioni detentive sono solo alcune conseguenze di una grave crisi che affonda le radici in filosofie e ideologie ormai inadeguate e desuete.
Il saggio di Giuseppe Mosconi analizza in maniera dettagliata la complessa rete di paradossi e contraddizioni di cui il nostro sistema penale-penitenziario è permeato: il carcere non rieduca, non è riformabile; i diritti dei reclusi non sono facilmente tutelabili. I motivi sono profondi e strutturali: la scarsità e l’inadeguatezza delle risorse trattamentali, l’artificialità forzata dell’ambiente carcerario, l’ambiguità del rapporto pedagogico con gli operatori e l’assenza di risorse adeguate al reinserimento post-detentivo sono solo alcuni dei segni emergenti di una lettura schematica, superficiale e aprioristica dei reati e dei soggetti che li pongono in essere. Si impone un “salto di paradigma” nell’analisi di questi fenomeni, nella loro oggettività, in vista di soluzioni alternative all’afflittività della pena, a partire da una Giustizia Riparativa come reale alternativa al sistema penale.

Giuseppe Mosconi, già docente ordinario di Sociologia del diritto, ha insegnato dal 1973 presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Padova e successivamente presso il Dipartimento FISPPA dello stesso ateneo. Ha fondato e diretto il master in “Criminologia critica e sicurezza sociale”. Ha diretto la rivista “Studi sulla questione criminale” e fatto parte del Tavolo 13 degli Stati Generali per le riforme penali e penitenziarie, sulla Giustizia Riparativa. Attualmente riveste il ruolo di studioso senior ed è autore di numerose monografie e articoli scientifici.18

Informazioni aggiuntive

Codice ISBN

9791256150977

Anno di pubblicazione

2024

N° pagine

242

Patrizio Gonnella – il manifesto, 21 gennaio 2025
“Quel ‘salto di paradigma’ per una proposta radicalmente abolizionista”
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