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In Governo materiale, l’autore intende giustificare il proprio assunto teorico – il potere politico delle infrastrutture – attraverso la presentazione di quattro diversi casi di studio occorsi negli ultimi quattro secoli. Dai porti della Compagnia delle Indie britannica nel XVIII secolo alla “logistificazione” di Londra nel XIX secolo; dalla costruzione, omologazione e standardizzazione di un sistema ferroviario europeo – base materiale per il progetto di integrazione politica continentale – alle nuove infrastrutture digitali rappresentante dalle cosiddette “Infrastructural Platform” (GAFAM: Google, Amazon, Facebook, Apple, Microsoft): la base del governo è sempre stata molto più materiale di quanto si potrebbe pensare.
In Governo materiale, l’autore intende giustificare il proprio assunto teorico – il potere politico delle infrastrutture – attraverso la presentazione di quattro diversi casi di studio occorsi negli ultimi quattro secoli. Dai porti della Compagnia delle Indie britannica nel XVIII secolo alla “logistificazione” di Londra nel XIX secolo; dalla costruzione, omologazione e standardizzazione di un sistema ferroviario europeo – base materiale per il progetto di integrazione politica continentale – alle nuove infrastrutture digitali rappresentante dalle cosiddette “Infrastructural Platform” (GAFAM: Google, Amazon, Facebook, Apple, Microsoft): la base del governo è sempre stata molto più materiale di quanto si potrebbe pensare.
Scopo del volume è quello di mostrare quanto le infrastrutture veicolino e determinino l’agire politico, e come esse siano in grado di sostituire – o almeno minare – strutture politiche date, concorrendo alla costituzione di quella che potremmo definire la forma del politico.
Mattia Frapporti è ricercatore nell’ambito del progetto HorizonEurope INCA presso l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. I suoi principali interessi includono la storia dell’integrazione logistico-infrastrutturale europea, le genealogie della logistica, il rapporto tra logistica e spazialità politiche, il capitalismo 4.0 e il suo impatto sugli spazi urbani. Membro fondatore del gruppo di ricerca Into the Black Box, fa parte della redazione di “Zapruder” e del consiglio della “Fondation Jean Monnet pour l’Europe”.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788855198141 |
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Anno di pubblicazione | 2024 |
N° pagine | 220 |