Il Portogallo, oggi
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Il Portogallo, oggi

La paura di esistere

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Il passaggio dalla pre-modernità rurale alla modernità avviene in Portogallo senza quella fase intermedia di industrializzazione – con tutto il suo carico di organizzazione e attivazione della società – che altri Paesi europei hanno vissuto a partire dall’immediato dopoguerra. La modernità arriva insomma in Portogallo già come post-modernità: la cifra che accomuna la transizione è infatti quella di una mancanza di spazio pubblico, che, ridotto o annullato durante la dittatura salazarista, appare completamente colonizzato dai media post-moderni.

COD: 9791256152377 Categoria:
000

Il passaggio dalla pre-modernità rurale alla modernità avviene in Portogallo senza quella fase intermedia di industrializzazione – con tutto il suo carico di organizzazione e attivazione della società – che altri Paesi europei hanno vissuto a partire dall’immediato dopoguerra. La modernità arriva insomma in Portogallo già come post-modernità: la cifra che accomuna la transizione è infatti quella di una mancanza di spazio pubblico, che, ridotto o annullato durante la dittatura salazarista, appare completamente colonizzato dai media post-moderni.
José Gil non cita Pier Paolo Pasolini, nonostante la sua diagnosi sia analoga a quella con cui, negli Scritti corsari, quest’ultimo ritrae la società italiana a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. Come l’Italia rurale diventa preda del consumismo e vede lo spazio pubblico colonizzato dal potere dei nuovi media, così la società portoghese, ancora alle prese con la costituzione di un modello sociale post-dittatoriale, si apre, ancor più che ai modelli politici occidentali, all’omologazione consumistica. Anche per Gil, come per Pasolini, i nuovi modelli economico-politici sono forse più totalitari di quelli precedenti, in quanto pretendono che non siano concepibili altre ideologie se non quella del consumo.

José Gil ha ottenuto il PhD in Filosofia presso l’Université Paris VIII Vincennes – Saint-Denis nel 1982. È stato direttore del Collège International de Philosophie di Parigi e ha insegnato Estetica, Filosofia dell’arte e Filosofia moderna e contemporanea all’Universidade Nova di Lisbona, dedicandosi, in particolare, agli studi sulla filosofia del corpo (Metamorfoses do corpo, 1997), ma anche all’estetica della danza (Movimento total, 2001), all’estetica dell’arte (O humor e a lógica dos objetos de Duchamp, 2011) e alla filosofia di Deleuze (O imperceptível devir da imanência, 2008). Inoltre, ha scritto saggi fondamentali su Fernando Pessoa, come Fernando Pessoa ou a Metafísica das Sensações (1987) e Diferença e negação na poesia de Fernando Pessoa (1999), collabora con varie riviste portoghesi e straniere ed è autore di alcune voci dell’Enciclopedia Einaudi. In traduzione italiana sono stati pubblicati Un’antropologia delle forze (1983), L’impercettibile divenire dell’immanenza (2015) e Mostri (2022).

Informazioni aggiuntive

Codice ISBN

9791256152377

Anno di pubblicazione

2024

N° pagine

146

Prefazione di

Gianfranco Ferraro

Traduzione di

Andrea Ragusa