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Un trauma tipico del mondo indigeno è rappresentato dall’uscita solitaria nella giungla, un’esperienza geografica e psichica che produce straniamento, tensione e paura. L’individuo, in compagnia soltanto di sé stesso, si ritrova al cospetto della natura selvaggia e in un mondo-non-più-mondo nel quale ogni sensazione percettiva è inedita e alterata. L’esperienza è talmente profonda da rendere il soggetto altro da sé. È infatti lo sciamano, alla fine di questo percorso iniziatico, a restituirgli l’anima.
Un trauma tipico del mondo indigeno è rappresentato dall’uscita solitaria nella giungla, un’esperienza geografica e psichica che produce straniamento, tensione e paura. L’individuo, in compagnia soltanto di sé stesso, si ritrova al cospetto della natura selvaggia e in un mondo-non-più-mondo nel quale ogni sensazione percettiva è inedita e alterata. L’esperienza è talmente profonda da rendere il soggetto altro da sé. È infatti lo sciamano, alla fine di questo percorso iniziatico, a restituirgli l’anima.
Di tale “potenza sciamanica” sono animate le pagine del volume di Eduardo Viveiros de Castro, che qui affronta i nodi principali del proprio pensiero, ponendosi un importante quesito antropologico: se ogni cosa può, nello stesso momento, essere e non essere una persona, come poter stabilire i confini dell’antropologia?
Attraverso una serie di dialoghi e interviste, Lo sguardo del giaguaro ci mostra l’assenza di parentela cui va incontro l’umano al cospetto del non-umano, ma soprattutto che l’antropologia non ha tanto un oggetto quanto un metodo, cioè soggettivare: più si è in grado di attribuire intenzionalità a un oggetto, più lo si conosce.
Eduardo Viveiros de Castro è un antropologo brasiliano e un etnologo americanista di rilievo internazionale. Dal 1978 è professore al Museu Nacional (Università Federale di Rio de Janeiro). È stato direttore di ricerca presso il CNRS in Francia e Simón Bolívar Professor of Latin American Studies presso l’Università di Cambridge, Inghilterra. I suoi lavori propongono una riflessione sulla costituzione delle collettività amerindie, con un approccio che dall’antropologia si estende alla filosofia.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788855197892 |
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Anno di pubblicazione | 2023 |
N° pagine | 234 |
Traduzione di | Cecilia Tamplenizza |
Irma Loredana Galgano – Lucia Libri, 17 dicembre 2023
“Natale 2023, i libri che desideriamo e quelli che regaleremo”
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Andrea Labanca – Esteticamente, 10 novembre 2023
“Lo sguardo del giaguaro”
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Stefano De Matteis – il sole 24 ore, 15 ottobre 2023
“Gli occhi del giaguaro puntati sull’indigeno”
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Irma Loredana Galgano – Leggeretutti, 10 luglio 2023
“Lo sguardo del giaguaro”
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Eduardo Viveiros de Castro – Accademia Unidee, 8 giugno 2023
“Se tutto è umano allora tutto è pericoloso – Eduardo Viveiros de Castro”
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Andrea Staid – Fahrenheit – Rai Radio 3, 5 giugno 2023
“Giornata mondiale dell’ambiente”
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Artribune, 25 maggio 2023
“Recensione”
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Massimo Filippi – il manifesto, 13 maggio 2023
“Viveiros de Castro e il prospettivismo amerindio”
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