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Il presidio dei confini è un aspetto essenziale della sovranità degli Stati moderni. Ogni società che assuma la forma dello Stato-nazione crea il proprio “altro” da sé e istituisce le proprie regole di inclusione e di esclusione. Anche lo Stato democratico ha bisogno di confini, perché è il sistema della rappresentanza ad averne bisogno: occorre pur sempre sapere quale entità democratica è responsabile e nei confronti di chi.
Il presidio dei confini è un aspetto essenziale della sovranità degli Stati moderni. Ogni società che assuma la forma dello Stato-nazione crea il proprio “altro” da sé e istituisce le proprie regole di inclusione e di esclusione. Anche lo Stato democratico ha bisogno di confini, perché è il sistema della rappresentanza ad averne bisogno: occorre pur sempre sapere quale entità democratica è responsabile e nei confronti di chi. Eppure, il principio democratico di autodeterminazione può servire a giustificare una politica di restrizione della mobilità umana solo a condizione di aderire ai principi universalistici dei diritti umani. Questo libro cerca di comprendere a quali condizioni i confini potrebbero essere considerati legittimi e giustificabili.
Edoardo Greblo (Capodistria 1954), oltre a diverse traduzioni e saggi, ha pubblicato La tradizione del futuro (Napoli 1989), Democrazia (Bologna 2000), A misura del mondo (Bologna 2004), Filosofia di Beppe Grillo (Milano-Udine 2012), Politiche dell’identità (Milano-Udine 2012), Etica dell’immigrazione (Milano-Udine 2015). Ha collaborato alla Enciclopedia del pensiero politico (a cura di R. Esposito e C. Galli, Roma-Bari 2000) e al Manuale di storia del pensiero politico (a cura di C. Galli, Bologna 2001, 20113). È inoltre coautore, insieme a C. Galli e S. Mezzadra, di Il pensiero politico del Novecento (Bologna 2005, 20112).
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788883537813 |
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Anno di pubblicazione | 2018 |
N° pagine | 172 |
redattoresociale.it, 11 gennaio 2020
“Ai confini della democrazia”
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