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Decano e casseur dell’antropologia, Jean-Loup Amselle si concede un libro di memorie sugli intellettuali impegnati politicamente della propria generazione e su quella stagione francese delle scienze sociali che ha brillato per la sua portata radicale. Uno scritto in parte di ricordi, quindi, ma quel tanto che basta per guardare al presente e provare a capire l’attuale situazione di impasse. Che ne è, infatti, dell’idea di cambiare il mondo?
Decano e casseur dell’antropologia, Jean-Loup Amselle si concede un libro di memorie sugli intellettuali impegnati politicamente della propria generazione e su quella stagione francese delle scienze sociali che ha brillato per la sua portata radicale. Uno scritto in parte di ricordi, quindi, ma quel tanto che basta per guardare al presente e provare a capire l’attuale situazione di impasse. Che ne è, infatti, dell’idea di cambiare il mondo?
Per Amselle, la sinistra si trova in un lungo vicolo cieco, non solo per la confusione che la domina e per i passaggi a destra di tanti intellettuali, ma anche e soprattutto per via di un dominio mediatico che fabbrica intellettuali-manichini pronti per una sfilata di idee prive di ancoraggio alla realtà storica e sociale.
L’auspicio è allora che ciascuno faccia proprio il pensiero di Marx, che ognuno abbia il proprio Marx, perché non si tratta di scoprire il vero Marx o quale scuola di interpreti possa accreditarsi come ortodossa. Il marxismo – per riprendere l’immagine di Foucault e di Deleuze – è una “cassetta degli attrezzi”, un sistema di riferimento dal quale attingere per analizzare una situazione data e per darsi dei mezzi di uscita. Il pensiero di Marx deve pertanto essere uno strumento di emancipazione, il contrario cioè di un dogma intangibile.
Jean-Loup Amselle è uno dei massimi antropologi francesi. Directeur d’études all’EHESS di Parigi, ha svolto gran parte delle sue ricerche in Nuova Guinea, Mali e Costa d’Avorio, affrontando i temi dell’identità, del multiculturalismo e del post-colonialismo. Tra i suoi volumi tradotti in italiano: Il museo in scena (2017); Islam africani (2018); Psicotropici (2020); L’invenzione del Sahel (2023).
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788855199599 |
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Anno di pubblicazione | 2024 |
N° pagine | 120 |
A cura di | Mario Morcellini |
Traduzione di | Roberto Revello |
Massimiliano Guareschi – il manifesto, 9 luglio 2024
“Un romanzo di formazione intorno al pensiero del Moro”
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