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La bellezza non si risolve solo nello sguardo, sebbene appaia immediato il primato dell’occhio. E se questo vuole la sua parte, resta comunque una parte. Di bellezza si vive perché a essere coinvolto è tutto il corpo, con il cervello che contiene e la mente che ne emerge: tutti i nostri sensi, nella loro collaborazione sinestetica, danzano col mondo mentre esso risuona in noi.
La bellezza non si risolve solo nello sguardo, sebbene appaia immediato il primato dell’occhio. E se questo vuole la sua parte, resta comunque una parte. Di bellezza si vive perché a essere coinvolto è tutto il corpo, con il cervello che contiene e la mente che ne emerge: tutti i nostri sensi, nella loro collaborazione sinestetica, danzano col mondo mentre esso risuona in noi. In quell’accoppiamento che richiama la comunanza originaria col vivente possono esserci – e ci sono – esperienze che ampliano il senso del possibile, che estendono ciò che sentiamo, che aumentano quel che siamo e pensiamo di essere. Se l’estetica non riguarda solo l’aspetto esteriore delle cose, ma attiene al nostro legame col mondo, l’esperienza di bellezza ne è la fonte e il codice: un codice affettivo, emozionale, che collega mondo interno e mondo esterno con la mediazione del principio di immaginazione. L’estensione di sé negli spazi aperti della nostra imperfezione e incompletezza concede la possibilità di accedere al senso della verità di ognuno e sostiene la via della propria individuazione e il coraggio di essere. La bellezza rivela ciò che senza la sua esperienza non avremmo sentito e incontrato e, allo stesso tempo, per farlo, ri-vela, pone un nuovo velo, una nuova soglia, una nuova domanda che prima di quell’esperienza non saremmo stati in grado di porci.
Emanuela Fellin, pedagogista clinica e psicologa, responsabile del Laboratorio sulle emozioni presso l’Università degli Studi di Bergamo, studiosa dei processi psicodinamici della crescita nei bambini e negli adolescenti, si occupa di clinica individuale e di analisi e sviluppo dei processi di apprendimento. È impegnata in progetti di ricerca-intervento con gruppi e organizzazioni ed è responsabile del team di lavoro del progetto nazionale “Di bellezza si vive”. È autrice di numerose pubblicazioni di carattere scientifico e applicativo e ha curato il volume Con-vivere sulla Terra (2018). È direttrice editoriale e fondatrice della rivista online “Passion&Linguaggi”.
Ugo Morelli, psicologo, studioso di scienze cognitive e scrittore, insegna Scienze cognitive applicate al paesaggio e alla vivibilità al Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. È direttore scientifico del corso executive di alta formazione “Modelli di business per la sostenibilità ambientale” della CUOA Business School. Già professore presso le Università degli Studi di Venezia e di Bergamo, è autore di un ampio numero di pubblicazioni, tra cui Mente e bellezza (2010), Mente e paesaggio (2011), Il conflitto generativo (2014), Noi, infanti planetari (2017), Eppur si crea (2018), I paesaggi della nostra vita (2020) ed Empatie ritrovate (2020). Collabora con numerose testate nazionali ed è direttore scientifico e fondatore della rivista online “Passion&Linguaggi”.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788855195355 |
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Anno di pubblicazione | 2021 |
N° pagine | 194 |
Generoso Piccone – Il Mattino – Ed. Avellino, 23 luglio 2021
“Fellin e Morelli Il senso del bello”
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Domenica (Il Sole 24 Ore), 11 luglio 2021
“Tutta la bellezza contenuta nell’estetica”
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