20,00€ 19,00€
Il conflitto sino-americano non si sta combattendo solo attraverso l’economia e la tecnologia, ma anche con un’altra arma molto potente: il soft power. Dall’inizio del Novecento, infatti, gli Stati Uniti hanno plasmato l’immaginario collettivo servendosi di Hollywood, fumetti, informazione e videogiochi, facendo della cultura un autentico strumento di influenza globale.
Il conflitto sino-americano non si sta combattendo solo attraverso l’economia e la tecnologia, ma anche con un’altra arma molto potente: il soft power. Dall’inizio del Novecento, infatti, gli Stati Uniti hanno plasmato l’immaginario collettivo servendosi di Hollywood, fumetti, informazione e videogiochi, facendo della cultura un autentico strumento di influenza globale. La Cina ha osservato, imparato e rilanciato: dagli anni Novanta ha affinato le sue strategie, culminate poi nell’Olimpiade del 2008 quale vetrina perfetta per provare ad affermarsi come nuova superpotenza.
Seguendo l’antico proverbio secondo cui “per condurre una vita significativa bisogna costruire la fiducia con gli altri”, Pechino ha sfidato il dominio americano con un soft power tutto suo, in una guerra silenziosa ma decisiva per il futuro del mondo.
Federico Mussuto vive a Potenza ed è laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali presso la Sapienza Università di Roma e in Relazioni internazionali e studi strategici presso l’Università degli Studi di Perugia. Si occupa di analisi di politica estera e geopolitica e ha collaborato con il “Corriere della Sera” per il progetto Le figlie della Repubblica. Ha vinto il Premio America Giovani per la miglior tesi di laurea in Diplomazia culturale e soft power.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9791256152728 |
---|---|
Anno di pubblicazione | 2025 |
N° pagine | 290 |
Prefazione di | Giorgio Bianchi |