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Con il termine arabo “sahel” – letteralmente “bordo del deserto” – s’intende quella fascia di territorio africano che attraversa orizzontalmente tutto il continente, fungendo da area di passaggio tra l’arido deserto del Sahara a Nord e la fertile savana arborata a Sud. Secondo Jean-Loup Amselle, tra i massimi antropologi contemporanei, a questa categoria geografica è stata associata una questione socio-culturale e politica del tutto arbitraria: il Sahel non esiste e nasce esclusivamente all’interno del contesto coloniale francese.
Con il termine arabo “sahel” – letteralmente “bordo del deserto” – s’intende quella fascia di territorio africano che attraversa orizzontalmente tutto il continente, fungendo da area di passaggio tra l’arido deserto del Sahara a Nord e la fertile savana arborata a Sud. Secondo Jean-Loup Amselle, tra i massimi antropologi contemporanei, a questa categoria geografica è stata associata una questione socio-culturale e politica del tutto arbitraria: il Sahel non esiste e nasce esclusivamente all’interno del contesto coloniale francese.
Un tempo il territorio era attraversato dagli imperi Ghana, Mali e Songhai, che mettevano in comunicazione l’Africa subsahariana con le coste del Mediterraneo. Sulle rotte commerciali di Timbuctù, Djenné e Kong viaggiavano le carovane che trasportavano l’oro in Europa e gli schiavi in direzione del mondo arabo-musulmano. A questo asse Nord-Sud, con la colonizzazione francese del continente africano, se ne sovrappose un altro da Oriente a Occidente. Secondo Jean-Loup Amselle, è proprio a questa cesura storica, politica e culturale che vanno imputati i problemi che interessano oggi il Sahel e tutto il continente africano.
Jean-Loup Amselle, antropologo e Directeur d’études all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, ha svolto gran parte delle sue ricerche in Nuova Guinea, Mali e Costa d’Avorio, affrontando i temi dell’identità, del multiculturalismo e del post-colonialismo. Tra i suoi volumi tradotti in italiano: L’arte africana contemporanea (2007); Il distacco dall’Occidente (2009); Il museo in scena (2017); Islam africani (2018); Psicotropici (2020).
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788855198493 |
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Anno di pubblicazione | 2023 |
N° pagine | 174 |
Prefazione di | Marco Aime |
Traduzione di | Maria Elena Buslacchi |
Anna Maria De Luca – Class Travel, 17 maggio 2024
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