Il potenziale delle industrie culturali e creative in Alto Adige
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Il volume raccoglie i risultati di un progetto di ricerca sulle industrie culturali e creative nella Provincia Autonoma di Bolzano. Il lavoro si compone di tre parti. Nella prima vengono offerti interventi critici e teorici che contribuiscono al dibattito su diversi approcci metodologici e disciplinari, dall’analisi del capitale umano e sociale nelle industrie culturali e creative alla rilettura dell’economia creativa attraverso la teoria della complessità.
Il volume è pubblicato in Open Access con licenza Creative Commons Attribuzione 4.0
Il volume raccoglie i risultati di un progetto di ricerca sulle industrie culturali e creative nella Provincia Autonoma di Bolzano. Il lavoro si compone di tre parti. Nella prima vengono offerti interventi critici e teorici che contribuiscono al dibattito su diversi approcci metodologici e disciplinari, dall’analisi del capitale umano e sociale nelle industrie culturali e creative alla rilettura dell’economia creativa attraverso la teoria della complessità. Nella seconda parte viene presentato il cuore della ricerca empirica, contestualizzandone il perimetro d’indagine e presentando i risultati dell’analisi quantitativa e qualitativa. In particolare, viene approfondita una delle filiere più lunghe e rappresentative del territorio, quella del legno, di cui l’Alto Adige risulta la prima provincia a livello nazionale in termini di produzione. Il caso della filiera del legno è preliminare all’esplorazione di tutti gli stadi della catena: dalla produzione della materia prima alla sua lavorazione a livello industriale, fino alle espressioni del design, dell’artigianato artistico e dell’arte contemporanea degli scultori e artisti gardenesi.
L’ultima parte del volume dà voce a rappresentanti e studiosi dei settori creativi della comunicazione, del design e dell’architettura. Attraverso i capitoli finali viene restituito un racconto di come questo territorio – nonostante una reputazione legata alle tradizioni locali, al turismo e alla montagna – da anni si stia proiettando verso una dimensione contemporanea (grazie a iniziative artistiche longeve e ormai molto consolidate, come le biennali dell’arte e i festival) e abbia creato strutture nuove (i creative hubs, insediati in aree rurali) in grado di coniugare creatività locale e innovazione imprenditoriale, favorendo l’ibridazione tra settori creativi e micro-filiere produttive.
Federica Viganò ha conseguito un Dottorato in Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano e si è successivamente formata tra Italia e Germania. Attualmente è ricercatrice in Sociologia dei processi economici e del lavoro presso la Libera Università di Bolzano. I suoi interessi di ricerca riguardano l’economia creativa, con particolare attenzione alle dinamiche dello sviluppo territoriale nei contesti rurali e alla condizione del lavoro nei settori creativi. Ha una formazione basata su mixed methods e si occupa di sostenibilità e di transizione eco-sociale, specialmente in relazione al ruolo svolto dalle organizzazioni dell’economia sociale e solidale nello sviluppo locale.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788855196352 |
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Anno di pubblicazione | 2022 |
N° pagine | 274 |
A cura di | Federica Viganò |