Corriere gratuito per ordini superiori a 25€

Sconto del 5% su tutto il catalogo

Novità ogni settimana

Voci d’archivio
Vedi il carrello “Sguardi privati” è stato aggiunto al tuo carrello.
Esaurito
  • plexus-dotto-voci-archivio

Voci d’archivio

Fonografia e culture dell’ascolto nell’Italia tra le due guerre

16,00 15,20

Fissare l’effimerità della voce in una forma permanente è una possibilità portata in dote dalle tecnologie del suono che l’Italia coglie in netto ritardo rispetto agli altri paesi europei, inaugurando la costruzione del “patrimonio fonico nazionale” soltanto nei tardi anni Venti del Novecento. Attraverso uno spoglio di documenti originali e periodici dell’epoca, Voci d’archivio ripercorre l’istituzionalizzazione della fonografia a mezzo archivistico soffermandosi da un lato sulle vicende e sui dibattiti che portarono alla fondazione della Discoteca di Stato e dall’altro sui modi diversi in cui le potenzialità del nuovo medium vennero concepite e messe in opera dalle parti in causa.

In arrivo

Esaurito

COD: 9788855191432 Categoria:
000

Fissare l’effimerità della voce in una forma permanente è una possibilità portata in dote dalle tecnologie del suono che l’Italia coglie in netto ritardo rispetto agli altri paesi europei, inaugurando la costruzione del “patrimonio fonico nazionale” soltanto nei tardi anni Venti del Novecento. Attraverso uno spoglio di documenti originali e periodici dell’epoca, Voci d’archivio ripercorre l’istituzionalizzazione della fonografia a mezzo archivistico soffermandosi da un lato sulle vicende e sui dibattiti che portarono alla fondazione della Discoteca di Stato e dall’altro sui modi diversi in cui le potenzialità del nuovo medium vennero concepite e messe in opera dalle parti in causa. Uno sguardo ravvicinato a discorsi e pratiche che guidarono le prime applicazioni della fonografia, utile a riconoscere la natura tecnologicamente e culturalmente mediata di quella che chiamiamo memoria sonora.

Simone Dotto è assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Udine, dove insegna Storia e tecniche della televisione e dei nuovi media al corso di laurea in DAMS. Fa parte del comitato direttivo della collana “Plexus”, delle redazioni di “Cinergie” e “Cinéma&Cie” ed è un membro del coordinamento della FilmForum conference. Nei suoi studi, pubblicati su riviste e volumi nazionali e internazionali, si è occupato principalmente di tecnologie del suono e culture dell’ascolto, di storiografia, archeologia e cultura materiale dei media e del patrimonio filmico industriale e non-theatrical.

Informazioni aggiuntive

Codice ISBN

9788855191432

Anno di pubblicazione

2019

N° pagine

214

Gabriele Balbi – L’Indice, settembre 2020
“Ritorno al fonografo”
Leggi la recensione