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Alle soglie del nuovo millennio la rivoluzione digitale sta alterando tutti i principi della vecchia tradizione culturale. Le trasformazioni che scaturiscono dall’uso del computer e dalla digitalizzazione delle informazioni cambiano il nostro rapporto con il mondo, coinvolgendo la superficie terrestre in processi complessi che hanno come problema primario il rapporto tra lo spazio dell’abitare e la vita che risulta dalla familiarità digitale.
Alle soglie del nuovo millennio la rivoluzione digitale sta alterando tutti i principi della vecchia tradizione culturale. Le trasformazioni che scaturiscono dall’uso del computer e dalla digitalizzazione delle informazioni cambiano il nostro rapporto con il mondo, coinvolgendo la superficie terrestre in processi complessi che hanno come problema primario il rapporto tra lo spazio dell’abitare e la vita che risulta dalla familiarità digitale. Pensare che siano le grandi città ad essere messe in questione dal paradigma digitale potrà risultare a prima vista sorprendente. Secondo un pensiero dominante, sono infatti le piccole comunità ad essere destinate, se non a scomparire, quanto meno ad avere un ruolo marginale all’interno del panorama globale, con un centinaio circa di grandi concentrazioni urbane (da Tokyo a New York, da Città del Messico a Mumbai) le cui popolazioni iniziano a superare i trenta milioni di abitanti.
Earth System è una rete di strutture territoriali, adattative e dinamiche, che si sviluppa quando l’interazione tra il mondo digitale e la realtà fisica diventa pervasiva e completa. Da questo rapporto emergono modalità di vita con possibilità espressive che prima non erano ammesse e si pongono le basi per lo sviluppo di aggregati abitativi ibridi. Spazi non più fondati sul problema della forma come orpello narrativo, ma organismi tecnologici freddi e glocali, radicati nella piccola scala dimensionale.
Felice Gualtieri, tra i fondatori del gruppo Nooffice, si occupa di ricerche sul posturbanesimo e di interazione tra nuovi media e spazio abitato. Nel 2012, con il supporto di tecnologie per la progettazione in remoto, inaugura un atelier di architettura (LabOff) in una piccola cittadina della provincia calabrese (Trebisacce), interessandosi a quei territori, realtà sociali, economiche e strutturali, genericamente definiti marginali dalla cultura mainstream. Come musicista ha collaborato con numerosi artisti all’interno di un gruppo aperto per la pratica dell’improvvisazione e della musica esperienziale. Attualmente si interessa di musica elettronica. Su Instagram, inoltre, colleziona immagini di sintesi elaborate con lo smartphone da luoghi inusuali. Dal 2015 scrive per PresS/Tletter.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788883538179 |
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Anno di pubblicazione | 2018 |
N° pagine | 126 |
Andrea Mazzotta – Quotidiano del Sud, 20 maaggio 2018
“I non luoghi nell’era digitale”
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