Digital storytelling e racconto non lineare
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Digital storytelling e racconto non lineare

Spazializzazione e fine del dramma

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Pensato come un manuale accademico, ma anche come l’esito di un percorso di ricerca che, fra teoria e pratica, esplora i confini al margine tra video, scena e interattività, il presente volume ha lo scopo di ricostruire la storia delle narrazioni contemporanee, dalle sue premesse storiche alle visionarie teorie di Antonin Artaud, passando per la Gesamtkunstwerk wagneriana, la nascita del cinema e l’invenzione del montaggio non lineare da parte di Sergej Ėjzenštejn.

COD: 9791256150946 Categoria:
000

Pensato come un manuale accademico, ma anche come l’esito di un percorso di ricerca che, fra teoria e pratica, esplora i confini al margine tra video, scena e interattività, il presente volume ha lo scopo di ricostruire la storia delle narrazioni contemporanee, dalle sue premesse storiche alle visionarie teorie di Antonin Artaud, passando per la Gesamtkunstwerk wagneriana, la nascita del cinema e l’invenzione del montaggio non lineare da parte di Sergej Ėjzenštejn.
Com’è cambiato il modo di raccontare le storie rispetto alle origini del dramma? E dove ha avuto origine la simbiosi con lo spazio, questa esplosione del video dallo schermo, che ruba alla scena il concetto classico di platea, generando nuovi linguaggi e nuove forme spettacolari?
Nel 1970, Gene Youngblood parlava già di un cinema in modalità sinestetica: come nuovo paradigma del linguaggio, la tecnologia crea autentiche esperienze cinematografiche in cui film, spazio e struttura architettonica ospitante sono in stretta relazione tra loro. Oggi, i nuovi linguaggi digitali e post-digitali, la logica del prompt, l’Extended Reality (XR) e i concetti di ubiquitous computing e pervasive computing ci permettono, attraverso l’utilizzo di dispositivi come tablet e altri smart device, di scrivere storie che esplodono dallo schermo e diventano superficie, occupando lo spazio reale dello spettatore in un processo condiviso, interattivo e partecipato.

Matilde de Feo è docente di Progettazione multimediale all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria. Performer, film-maker e operatrice culturale, è titolare dal 2003 del progetto “mald’è”, che mette in relazione arti visive e arti sceniche e con cui ha realizzato numerosi lavori a cavallo tra cinema, video-teatro, installazioni interattive e spettacoli multimediali, presenti in festival e musei nazionali e internazionali.

Informazioni aggiuntive

Codice ISBN

9791256150946

Anno di pubblicazione

2024

N° pagine

342

A cura di

Matilde de Feo

Prefazione di

Adolfo Fattori

Redazione Repubblica.it, 25 novembre 2024
“Digital Storytelling, un volume racconta come si sia evoluto negli anni il modo di raccontare”
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