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In Materie oscure/Dark Matters Simone Browne traccia una genealogia delle tecnologie e delle pratiche di sorveglianza contemporanee, mostrando come queste derivino da una lunga storia di discriminazioni razziali perpetuate dagli oppressori bianchi per controllare la vita e il corpo delle persone nere schiavizzate.
Le fonti prese in esame sono molteplici: dal progetto della nave negriera Brookes al Panopticon di Jeremy Bentham, fino alla biometria e ai bias algoritmici delle piattaforme digitali. L’analisi che ne risulta mette in relazione gli studi sulla sorveglianza con i documenti presenti negli archivi della tratta atlantica degli schiavi, strutturandosi grazie alle voci critiche del femminismo nero, della sociologia e dei Cultural Studies.
La sorveglianza è una pratica discorsiva e materiale – sostiene Browne – che reifica i margini, i confini e i corpi lungo le linee della razza. La sorveglianza della nerezza è stata e continua a essere una norma sociale e politica da contrastare.
In Materie oscure/Dark Matters Simone Browne traccia una genealogia delle tecnologie e delle pratiche di sorveglianza contemporanee, mostrando come queste derivino da una lunga storia di discriminazioni razziali perpetuate dagli oppressori bianchi per controllare la vita e il corpo delle persone nere schiavizzate.
Le fonti prese in esame sono molteplici: dal progetto della nave negriera Brookes al Panopticon di Jeremy Bentham, fino alla biometria e ai bias algoritmici delle piattaforme digitali. L’analisi che ne risulta mette in relazione gli studi sulla sorveglianza con i documenti presenti negli archivi della tratta atlantica degli schiavi, strutturandosi grazie alle voci critiche del femminismo nero, della sociologia e dei Cultural Studies.
La sorveglianza è una pratica discorsiva e materiale – sostiene Browne – che reifica i margini, i confini e i corpi lungo le linee della razza. La sorveglianza della nerezza è stata e continua a essere una norma sociale e politica da contrastare.
Simone Browne si occupa di diaspora nera, media digitali e sorveglianza presso il Dipartimento di Studi Africani e della Diaspora Africana dell’Università del Texas, dove insegna Black Studies. Fa parte del collettivo cyber-femminista “Deep Lab” ed è direttrice di ricerca del “Critical Surveillance Inquiry”, un gruppo di lavoro che prende in esame le implicazioni sociali ed etiche delle tecnologie di sorveglianza, con particolare attenzione agli algoritmi e all’equità tecnologica, per comprendere meglio lo sviluppo e l’impatto dell’Intelligenza Artificiale.
Materie oscure/Dark Matters è il suo primo libro, più volte premiato per lo sguardo con il quale esamina e mette in relazione la sorveglianza digitale, la schiavitù transatlantica e le tecnologie biometriche.
Traduzione di Ippolita, gruppo di ricerca indipendente che si occupa di cultura digitale, critica della rete e tecnopolitica. Autore collettivo di numerosi libri, tra cui Anime elettriche (2016), Tecnologie del dominio (2017) ed Etica hacker e anarco-capitalismo (2019).
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788855197878 |
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Anno di pubblicazione | 2023 |
N° pagine | 268 |
Traduzione di | Ippolita |
Simone Browne – cheFare
“Materie oscure / Dark Matters. Sulla sorveglianza della nerezza”
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Simone Browne – NuoveRadici.world, 16 dicembre 2023
“I libri di Nuove Radici: Materie oscure”
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Sandro Moiso – Carmilla, 6 dicembre 2023
“Linea del colore, sorveglianza razzializzata, controllo sociale”
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Simone Browne – Accademia Unide, 29 novembre 2023
“Tecniche di sorveglianza e discriminazione razziale”
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Geraldina Colotti – Le monde diplomatique, novembre 2023
“Genealogia del controllo sociale”
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Geraldina Colotti – Le Monde diplomatique, novembre 2023
“Genealogia del controllo sociale”
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Ida Bozzi – Corriere della Sera, 22 luglio 2023
“Podcast e film, su La Lettura il Cile a 50 anni dal golpe”
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Igiaba Scego – La Lettura, 23 luglio 2023
“La sorveglianza sui corpi neri è diventata un altro razzismo”
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