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Ma è davvero così? Spesso si ha la tendenza a credere che le cose vadano esattamente come devono andare e si finisce per accettare tutto, diseguaglianze comprese. In questo saggio, Martina Miccichè cerca di ribaltare il paradigma del fatalismo, analizzando e denunciando il concetto di realismo oppressivo, e scende sempre più a fondo, fino alla definizione di un realismo patriarcale sulla base delle connessioni tra capitalismo e sessismo.
Ma è davvero così? Spesso si ha la tendenza a credere che le cose vadano esattamente come devono andare e si finisce per accettare tutto, diseguaglianze comprese. In questo saggio, Martina Miccichè cerca di ribaltare il paradigma del fatalismo, analizzando e denunciando il concetto di realismo oppressivo, e scende sempre più a fondo, fino alla definizione di un realismo patriarcale sulla base delle connessioni tra capitalismo e sessismo.
L’autrice descrive situazioni ordinarie nelle quali nemmeno ci si accorge della presenza di iniquità e spiega come, a differenza di quanto la cultura pop insegni, capitalismo e trans-femminismo siano incompatibili. Inoltre, fornisce ai lettori gli strumenti per decodificare le dinamiche patriarcali che permeano la nostra società: dall’educazione di genere alla morale militarista, passando per l’illusione del successo e arrivando al dominio di specie.
Martina Miccichè è giornalista, scienziata politica, fotoreporter e attivista. Scrive di diseguaglianze, crisi climatica e transfemminismo per diverse testate. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Femminismo di periferia (2024) e il racconto La Cartomante, incluso nell’antologia Zanne (2024) di Cronache Ribelli.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9791256151899 |
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Anno di pubblicazione | 2025 |
N° pagine | 242 |
Prefazione di | Rachele Borghi |
Postfazione di | Martina Scalini |